lunedì 13 dicembre 2021

La Carta Tecnica Regionale (CTR): alcune istruzioni (parte seconda)

Questo è anche un blog di servizio. Pubblichiamo quindi una serie di testi ad illustrare e spiegare applicazioni, programmi e altre risorse in ambiti quali la cartografia, l'elaborazione di dati, la bioacustica. Sperando siano graditi e, soprattutto, utili.

NB. Si fa riferimento spesso a Fino Mornasco: in questo periodo sto lavorando su questa zona.
 
Ecco come appare una parte del territorio di Fino Mornasco:



 

Troveremo sicuramente degli errori. La CTR è ferma alla prima metà degli anni ’90, purtroppo. Le parti più aggiornate risalgono al 1994.

Vediamo qui di seguito come vengono rappresentati alcuni elementi geografici. 


 

Chiesa. Notare la grande croce e il perimetro dell’edificio che corrisponde all’effettivo perimetro che riscontriamo nella realtà.
La sezione presa dalla mappa mostra la Chiesa di Santo Stefano a Fino Mornasco.


Edifici: poligoni neri. Notare che il perimetro dei poligoni corrisponde esattamente al perimetro che ritroviamo nella realtà. Il Comune di Fino Mornasco è cerchiato in giallo; il cerchio verde evidenzia l’Ottagono. Il tratto rosso evidenzia invece la scuola media di Fino Mornasco.


Più croci racchiuse in un poligono: cimitero.




Strade e ferrovie. La freccia rossa indica un tratto di strada, uno dei tanti presenti su questa sezione della CTR. La freccia verde punta verso una linea nera (tratto grosso): è il tracciato della ferrovia. Siamo sempre a Fino Mornasco.

Le frecce rosse puntano verso alcuni edifici contraddistinti da barre in diagonale: si tratta di edifici industriali (fabbriche, officine, capannoni…).


I cerchi vuoti simboleggiano la presenza di un’area boschiva.
La freccia rossa indica il confine dell’area boschiva. La zona bianca collocata dall’altra parte della linea è, ovviamente, un settore a campi, prati… 



Fiumi e curve di livello, e strade sterrate. 
La linea continua (cerchiata di rosso) è usata per i corsi d’acqua. La freccia nera indica il verso della corrente. Il numero 300 (cerchiato in verde) accompagna una linea: si tratta di una isoipsa ovvero una linea che collega punti tutti alla stessa quota (in questo caso 300). Il cerchio giallo: una strada sterrata.


Cerchiati in rosso: alcuni tra i tanti dei tanti numeri che appaiono sulla CTR. 
Sono i punti quotati: indicano la quota sul livello del mare.
 


Un campo sportivo, non ci piove: cerchiato in rosso nella figura sottostante.



Linee tratteggiate: sono sempre da interpretare
Tratto cerchiato in viola: confine di una area boschiva.
Tratto cerchiato in verde: può essere un sentiero, un fossato, un rivo, una discontinuità tra due campi… Lo stesso potrebbe valere per il tratto cerchiato in giallo, che, comunque, ha tutta l’aria di una discontinuità tra due coltivi o simili. E lo stesso vale anche per i settori cerchiati in rosso, che però potrebbero anche essere, in parte, recinzioni.
Come si vede, bisogna lavorare di interpretazioni.
Va ricordato che le carte vengono realizzate partendo da foto da satellite.

Matteo Barattieri

domenica 12 dicembre 2021

La Carta Tecnica Regionale (CTR): alcune istruzioni (parte prima)

 

 Questo è anche un blog di servizio. Pubblichiamo quindi una serie di testi ad illustrare e spiegare applicazioni, programmi e altre risorse in ambiti quali la cartografia, l'elaborazione di dati, la bioacustica. Sperando siano graditi e, soprattutto, utili.

NB. Si fa riferimento spesso a Fino Mornasco: in questo periodo sto lavorando su questa zona.
Carta Tecnica Regionale (CTR)
Il termine designa una carta topografica prodotta dalle singole regioni. La CTR è una rappresentazione oggettiva del territorio, ricavata da foto da satellite. Gli elementi del territorio vengono rappresentati con il loro perimetro. Le scale utilizzate sono, di solito, 1:10 000 e 1:5 000. 
Sono utile base per creare carte tematiche. 
Le CTR sono disponibili per chiunque in rete. Questo il portale cartografico della nostra regione:

Una volta aperta, la pagina appare con questo aspetto:



Si notano dei pallini su sfondo scuro, nella zona centrale della schermata: sono le varie sezioni del portale. A noi, nella fattispecie, interessa il terzo pallino da sinistra che ci permette di selezionare la CTR. Una volta selezionato, possiamo aprire la CTR, utilizzando il comando “Apri”.
Verremo a questo punto dirottati su una nuova finestra, qui sotto riportata:
 

Potremo muoverci su tutto il territorio lombardo ed ingrandire la mappa. La piattaforma permette di fare una serie di operazioni, ad esempio disegnare sulla carta. 

Una occhiata ai comandi.
 
Classico: aumentare o diminuire l’ingrandimento.   

Torni alla configurazione di partenza.

Ti porta al tuo luogo di residenza, per quello che conosce il tuo pc o il motore di ricerca medesimo.

 

Gestisci il contenuto. Se selezioni il comando “inquadramento”, ti appaiono: i territori delle province (indicate con colori differenti) e i nomi dei comuni (vedi qui sotto).

 


Sfondi.

Possiamo fare apparire nella finestra vari supporti cartografici, indicati nel menu.


Nel riquadro bianco in alto a sinistra, possiamo scrivere il nome della località (Comune, di solito) su cui vogliamo andare. 

Possiamo anche scaricare sezioni della CTR, servizio molto utile. Per farlo, il procedimento è un poco lungo.
Per prima cosa, selezionare il comando “Scarica dati” sulla pagina iniziale del portale.

Verremo trasferiti a questa pagina: https://www.geoportale.regione.lombardia.it/download-dati  
In fondo alla pagina, il testo che ci interessa:
“”””
Per la sola Carta Tecnica Regionale sono disponibili i tagli per "sezioni CTR raster". Ogni sezione è in un file preconfezionato (.zip) che comprende un'area di 50 km in altezza per 80 km in larghezza, ed è caratterizzata da un codice e dal nome della località rappresentata. Si può scegliere il file dall'elenco delle sezioni o scrivendo il nome del Comune o della Sezione. Se si preferisce selezionare graficamente le sezioni è possibile utilizzare questa mappa.
“”””””
Il testo ci spiega molto bene quale materiale abbiamo a disposizione. Possiamo utilizzare il link attivabile con la parola mappa (in azzurro). Ma non conviene. Conviene invece selezionare il comando posto in fondo alla pagina “Accedi al servizio”.
Si apre la pagina Download dei dati https://www.geoportale.regione.lombardia.it/download-ricerca  
 

Sul riquadro bianco, scrivere CTR e dare il comando “cerca”.
Si apre questa pagina
 

Selezionare la freccia puntata verso il basso.

Finalmente, siamo sulla pagina che ci serve



La CTR è divisa in sezioni. Se conosciamo la sigla della sezione che ci serve, possiamo scriverla. Il sistema ci manderà sulla sezione prescelta e ci permetterà di scaricarla. Se invece vogliamo scaricare le sezioni che comprendono il territorio di un comune che ci interessa, usiamo il comando “filtra per comune”: nel riquadro bianco, scriviamo il nome del comune. Poniamo di voler ottenere le mappe che rappresentano Fino Mornasco.
 
 

Ecco cosa succede: la piattaforma ci fornisce due sezioni, come si vede nella figura sopra riportata. Con la freccia verso il basso, scaricheremo sul nostro PC le sezioni che ci servono.
Le sezioni sono in formato TIF.

Ecco come appare una parte del territorio di Fino Mornasco:

 

Troveremo sicuramente degli errori. La CTR è ferma alla prima metà degli anni ’90, purtroppo. Le parti più aggiornate risalgono al 1994.

La sezione rappresentata qui sopra illustra bene come funziona una CTR: è una rappresentazione oggettiva e sintetica del territorio. E su questi aspetti - e sulle modalità di rappresentazione degli elementi geografici - torneremo.

Alla prossima.

Matteo Barattieri

venerdì 10 dicembre 2021

OruxMaps: istruzioni per l'uso (parte prima)

 Questo è anche un blog di servizio. Pubblichiamo quindi una serie di testi ad illustrare e spiegare applicazioni, programmi e altre risorse in ambiti quali la cartografia, l'elaborazione di dati, la bioacustica. Sperando siano graditi e, soprattutto, utili.

Ad uso e consumo dei lettori alcune istruzioni per utilizzare l'applicazione OruxMaps (prima parte).

Si tratta di una applicazione per operazioni di cartografia. Permette di georeferenziare punti, aree, linee, itinerari, tracce audio, foto... Non solo: funziona anche bene per orientarsi e muoversi in un territorio, in qualsiasi parte del mondo.


Come base cartografica si vale di OpenStreetMap. 
In questa immagine, la piattaforma OpenStreetMap, come appare a pc.


La piattaforma OpenStreetMap è una buona risorsa: è abbastanza aggiornata e precisa. La potete usare sia su pc che su smartphone. Viene utilizzata come base cartografica in molti ambiti.

Ma veniamo alla applicazione OruxMaps. Una notazione: in questa dispensa, faccio riferimento al sistema operativo Android. 
L'applicazione può essere scaricata dal classico Google Play Store. Non è gratuita ma a pagamento: 3-4 euro. Una cifra abbordabile. Specifico che il costo è per l'applicazione, non si tratta di un abbonamento.

Una volta scaricata ed installata sullo smartphone, OruxMaps è pronta e a nostra disposizione. L'utilizzo è, come per tante cose di cui ci valiamo tra pc e cellulari vari, abbastanza intuitivo. Tuttavia, non è così agile ed immediato, alle volte. Richiede un poco di attenzione e di esercizio, tanto da risultare, non di rado, un poco macchinosa. 

L'applicazione è collegata al GPS dello smartphone. Però attenzione: noterete sicuramente che spesso ci sono errori di qualche metro nella georeferenziazione. Ciò dipende, credo, dalla precisione del GPS degli apparecchi. A questo problema, si può ovviare, come vedremo più sotto.

Proviamo ad aprire l'applicazione. Ecco come appare:


Ci appare la base cartografica (OpenStreetMap) e ci appaiono una serie di menu. Alcuni menu sono nascosti ma possiamo farli apparire: al momento, però non ci interessano. Ci interessano invece alcuni menu posti nella parte alta della schermata. 

Il primo passo consiste nel localizzare col GPS il nostro punto di stazione - il punto in cui ci troviamo - sulla mappa. L'applicazione non ci posiziona immediatamente nella località in cui ci troviamo ma ci mostra l'area su cui avevamo operato l'ultima volta che abbiamo aperto OruxMaps. Per posizionarci, dobbiamo aprire il menu indicato con la freccia nella figura.



Premessa: qui ci occupiamo di una funzione: WPT. La sigla indica i Waypoint: punti georeferenziati. Possono essere utilizzati per localizzare di tutto: la traccia di un animale, un punto panoramico, la posizione in cui abbiamo trovato una delle nostre piante infestanti.
Torniamo al menu di cui sopra. Apriamolo, ci appaiono diversi comandi. 



Quello che ci serve adesso è "avvia GPS", come è intuibile.



Diamo il comando. Sulla mappa appare subito un triangolino rosso.


Il triangolino indica la nostra posizione. Come detto prima, il GPS di uno smartphone non è sempre preciso, tutt'altro: c'è spesso e volentieri un errore di qualche metro. Ce ne accorgiamo sicuramente, proprio grazie alla base cartografica (la mappa). Come ovviare a questo inconveniente? Non è difficile. 
Col dito, tocchiamo lo schermo. Immediatamente, ci appare una linea che collega il triangolino ad un cerchio con una sorta di mirino: lo chiameremo centroide.

Con il dito, muoviamo il centroide, fino a portarlo nella posizione che ci interessa. Nella figura, l'angolo formato da via Dante e via Grossi.

Adesso posso creare il mio WPT (waypoint). Per farlo devo aprire il menu 



Il comando che ci serve è "Crea WPT".



L'applicazione ci chiede allora se vogliamo creare il nuovo WPT "nel centro della mappa" o nella "posizione GPS". 


Per "centro della mappa" si intende la posizione del centroide. Attenzione: non necessariamente, il centroide è posizionato al centro della schermata. È l'applicazione a considerare il centroide come "centro della mappa". La "posizione GPS" è ovviamente la posizione del triangolino rosso. Sarà l'utente a scegliere.
Adesso posso creare il mio WPT.




Darò un nome e aggiungerò una descrizione, come si vede nell'esempio qui sotto.


Per creare il WPT, dovremo schiacciare sul simbolo posto in alto a destra.


Il sistema ci chiede (cosa che non avviene sempre, però) se vogliamo aggiungere il nostro WPT ad una traccia corrente o ad una rotta attiva. 


Saltiamo questo passaggio per il momento. Per saltare la richiesta dobbiamo schiacciare sul comando posto in basso a sinistra.


Abbiamo adesso creato il nostro WPT.

Per gestire i nostri WPT, dobbiamo aprire il comando apposito: "Gestisci wpt". 
Si trova sotto il menu.






Ecco cosa ci appare dopo che abbiamo dato il comando "Gestisci wpt".

Ebbene sì: l'elenco dei nostri WPT. Possiamo scorrerlo verso il basso: dal più recente verso i più vecchi.
Attenzione: il sistema ha dei limiti. Non riesce a mostrarci tutti i WPT ma solo una parte, ovvero i più recenti.
Possiamo selezionare uno dei WPT.

Schiacciando successivamente sul punto selezionato, facciamo apparire un menu, come si vede.


Se scegliamo di vedere i dettagli, ecco cosa ci viene mostrato.


Se scegliamo il comando "Modifica proprietà", potremo apportare modifiche al WPT.

Creato il WPT, vorremo sicuramente utilizzarlo. Qui, bisogna fare un'annotazione importante. L'applicazione ha una sua banca dati, che non è però accessibile se non con la applicazione medesima. Se voglio condividere i miei WPT, se voglio caricarli sul PC, utilizzarli con altre applicazioni o, appunto, sul PC, dovrò salvarli. Per compiere questa operazione, i passaggi sono semplici. 
Per prima cosa, seleziono il WPT che mi interessa dall'elenco, come abbiamo visto prima. 
Utilizzo poi il menu posto in basso, indicato dalla freccia.


Quasi superfluo specificare che il menu significa salvataggio del WPT.

Il menu ci offre diverse soluzioni.


Lasciamo stare per il momento le ultime due opzioni ("salva come traccia" e "CSV").
Le altre 3 opzioni indicano le estensioni dei file che otterrò. Posso scegliere tra queste. Nota bene: posso salvare il WPT solo con un formato alla volta. Una volta che ho selezionato un formato - ad esempio, GPX - il WPT sarà salvato (più sotto, vediamo dove andrà a finire).
L'applicazione ci chiede poi se vogliamo condividerlo. Se scegliamo di condividerlo, ecco le opzioni che ci appaiono.


Molto comoda è l'opzione "E-mail". Sconsiglio l'opzione Drive: il waypoint non verrà condiviso. 
Se salto questo passaggio, potrò comunque condividere il file successivamente. Già, ma dove va a finire il mio WPT sullo smartphone?
Per trovarlo, devo andare nella cartella OruxMaps, ed aprire la subcartella tracklogs. Lì troverò i miei WPT, con il nome che abbiamo assegnato loro quando li abbiamo creati e con l'estensione con la quale li abbiamo salvati. Potremo adesso condividerli usando il comando "E-mail", ovviamente dopo averli selezionati. Oppure, appunto, potremo trasferirli sul PC come facciamo con altri file che abbiamo sullo smartphone. 

Due parole, infine, sui tipi di file che posso ottenere: .GPX, .KML, .KMZ. Permettono di lavorare con vari programmi, quali Google Earth, Q-GIS... Abbastanza comodo è OkMap, con il quale possiamo aprire i file .GPX: li vedremo caricati su una mappa OpenStreetMap.

Si consiglia di salvare i waypoint (WPT) con tutti e tre i formati. Saranno utili per cartografare le nostre infestanti, ad esempio.

Matteo Barattieri