venerdì 26 novembre 2021

Che mosaici quelle aree agricole: un progetto targato BOL

4 province interessate, 34 operatori coinvolti - binocolo e taccuino anzi scheda dedicata alla mano -, 134 punti di rilevamento, 112 specie censite: snocciolate in un amen, cifre di tutto rispetto. A lanciare il progetto il buon Fabio Saporetti, motore primo del nostro BOL. A rispondere siamo in tanti, 3 di noi a fare da coordinatori a livello provinciale.

Lavoro sul terreno sia, lanciamo la scorsa primavera. A sbinocolare, come detto, in tanti. Niente rapaci o altre specie in grado di solleticare l'immaginario collettivo. Niente, o quasi, scenari con qualche patente di nobiltà o, allargando lo sguardo, con qualche nota di esotismo. Nossignori: ci si muove su aree agricole, magari vicino a casa. "In tempi di covid, ci si accontenta", dirà il solito sputasentenze. Totalmente fuori strada: il progetto nasce dall'esigenza di analizzare la situazione delle specie - di volatili, va da sé - che frequentano le aree agricole. Specie - ormai quasi un mantra, ripetuto ad ogni convegno di settore - che soffrono in maniera più che sensibile, in taluni casi addirittura drammatica, i pesanti effetti legati ad un'agricoltura sempre più intensiva. 

Il lavoro ha un taglio ben preciso. L'attenzione viene rivolta a settori che presentano una configurazione a mosaico, ovvero: "habitat eterogenei, caratterizzati da alternanza di prati, coltivi e filari boscati e/o parcelle forestali, urbanizzazione rada, che si alternano a colture foraggere, orticole e frutticole", parole e musica di Capitan Saporetti.

La figura riportata qui sotto illustra molto bene la tipologia ambientale oggetto del lavoro.



Siamo, nella fattispecie, a Cislago (VA). L'ortofoto è presa dal portale cartografico della Lombardia www.geoportale.regione.lombardia.it

Oltre a quella di Varese, il lavoro tocca altre tre province: Como, Lecco, e Monza e Brianza.


La mappa - elaborata dal summenzionato Fabio Saporetti - mostra i 134 punti di censimento. Come si nota, l'area a sud della fascia prealpina - quella più interessante per gli scopi della ricerca - è stata avvolta da una rete piuttosto pervasiva.

Il lavoro di preparazione - come vuole prassi consolidata - prende i suoi adeguati tempi. E si fissa il mese di partenza: marzo 2021. La scelta dei punti è operazione, pro parte, a più mani: al primo corposo elenco fissato da Capitan Saporetti, si aggiunge qualche ulteriore voce su suggerimento dei coordinatori provinciali. Ogni punto andrà coperto per 4 volte, con cadenza mensile, fino al giugno compreso. Il protocollo è un classico: 10 minuti di ascolto e, va da sé, osservazione in ogni punto. Ci si mettono anche altri protocolli, quelli covid. Ma l'ubicazione - per lo più vicina a casa - dei siti di osservazione aiuta. E c'è chi - una volta tanto - è favorito dalla abitudine a valersi delle due ruote a pedali; con quelle si può coprire qualsivoglia area.

Allodola, averla piccola, saltimpalo, tortora selvatica, quaglia: queste alcune delle specie obbiettivo. Il loro inserimento nella scheda di rilevamento provoca immaginabile soddisfazione. In non pochi casi, saltan fuori, i taxa di interesse, in siti sulla carta poco vocati. E si scoprono luoghi di indubbio valore, magari mai particolarmente toccati - pur, quasi, sotto casa - dalle nostre specole. Su tutte, per lo scrivente, San Nazzaro, in quel di Bellusco, area che ha anche non trascurabili connotazioni storiche.

Le indicazioni per i rilievi prevedono anche di raccogliere dati ambientali, per la precisione sulle colture presenti, come recita la scheda di campo riportata qui sotto.



Per l'ultima uscita, quella di giugno 2021, il rilevatore deve allargare il raggio di azione: van segnalate le colture su un raggio più ampio, pari a 400 metri.

Fabio Saporetti dà vita alle prime elaborazioni statistiche e cartografiche. Roba di lusso: ne esce un testo ricchissimo di materiale. E siamo, come si dice, solo agli inizi. Questo blog seguirà le evoluzioni del progetto, con ovvio rispetto e tutela dei dati raccolti e del lavoro a tavolino. Sarà, la nostra, una cronaca spicciola, una sorta di diario di bordo.
E, intanto, ci si prepara alla futura stagione di rilevamento, targata primavera 2022.

Matteo Barattieri

sabato 23 novembre 2019

La Lombardia all'ultimo CIO


La Lombardia al CIO XX


Convegno di grande interesse e di sicuro livello il CIO 2019.
Il territorio lombardo tra gli scenari nei lavori presentati.
Analizziamo i riassunti. Di seguito un elenco dei lavori che ha come scenario, appunto, la nostra regione.

- Associations between deadwood, woodpeckers and bird diversity in poplar plantations 
Autori: Zeno Porro, Maurizio Odicino, Maria Luna Tescari, Giuseppe Bogliani, Gianpasquale Chiatante Università degli Studi di Pavia
Tema: pioppeti e picchi.

- Il Progetto Alpi: 20 anni di monitoraggio della migrazione post-riproduttiva attraverso le Alpi italiane 
Autori: Paolo Pedrini, Alessandro Franzoi, Paula Lorenzo, Francesca Rossi, Simone Tenan, Daniele Accantelli, Marco Bandini, Fulvio Barbarino, Roberto Bertoli, Enrico Borgo, Giampiero Calvi, Giuditta Corno, Franco Colnago, Redi Dendena, Sergio Fasano, Andrea Favaretto, Rocco Leo, Mariella Nicastro, Stefano Noselli, Marco Pavia, Iacun Prugger, Domenico Rosselli, Maffeo Schiavi, Alberto Tamietti, Enrico Viganò, Severino Vitulano, Lorenzo Serra, Fernando Spina
Tra i centri di inanellamento che han collaborato anche alcuni tra i principali siti della nostra regione.

- SOS RONDONI: tutelare i rondoni tra ricerca e coinvolgimento degli stakeholder e dei cittadini. 
Autori: Andrea R. Pirovano, Guido Pinoli, Michele Manghi, Carla Benoldi, Andrea Curcio
Il lavoro ha interessato la città di Milano.

- Across the desert and sea: light-level geolocators unravel the migration strategies of the barn swallow 
Autori: Diego Rubolini, Mattia Pancerasa, Chiara Scandolara, Renato Casagrandi, Roberto Ambrosini
Il lavoro tocca anche le rondini del territorio lombardo.

- Lead intoxication in scavenging raptors due to the ingestion of ungulate viscera contaminated by hunting ammunition: a risk assessment at national scale 
Autori: Enrico Bassi, Roberto Facoetti, Maria Ferloni, Alessandro Bianchi, Giorgio Fedrizzi, Alberto Pastorino, Alessandro Andreotti
Il lavoro interessa, tra gli altri, anche il Parco dello Stelvio.

- Microbioma, immunocompetenza e sopravvivenza di pulcini ed adulti di rondine 
Roberto Ambrosini, Alessandra Costanzo, Manuela Caprioli, Camila Paola Grigolo, Diego Rubolini, Andrea Franzetti, Isabella Gandolf
Studio svolto in Lombardia

- 25 anni dopo, nel “Parco urbano cintato più grande d’Europa”. Nidificanti nel Parco di Monza: aggiornamenti e note gestionali 
Autori: Matteo Barattieri, Massimo Brigo, Francesco Ornaghi, Italo Magatti, Marco Casati
Luogo: Parco di Monza

- “Quel buco di posto”. La Vasca Volano di Agrate Brianza (MB): ideale palestra per il birdwatching e strategica area per la conservazione 
Autori: Matteo Barattieri, Luigi D’Amato, Claudio Crespi, Fabio Papotti, Gaetano Nava
Luogo: Vasca Volano (Agrate Brianza)

- L’avifauna del Parco Agricolo Nord Est: indicazioni per le azioni di conservazione 
Autore: Gianpiero Calvi
Luogo: Parco Agricolo Nord Est (settori tra Molgora e Rio Vallone)

- L’utilizzo dell’avifauna nidificante come indicatore biologico nel progetto S.O.U.R.C.E. 2.2 
Autori: Gianpiero Calvi, Alessandro Monti, Severino Vitulano
Il progetto S.O.U.R.C.E. 2.2. interessa dal 2018 un’area del Comasco compresa fra Olona e Seveso.

- Monitoring and conservation of ferruginous duck in the wastewater treatment area of Arno stream (Lombardy, Northern Italy) 
Autori: Fabio Casale, Antonello Turri, Cristina Poma, Debora Sala, Milo Manica, Adriano Bellani
Luogo: area dell’Arnetta.

- Effects of landscape configuration on forest bird abundance in the Ticino Valley 
Autori: Caterina Cullati, Gianpasquale Chiatante, Alberto Meriggi
Area del Parco del Ticino lombardo

- Studio preliminare della fenologia e del successo riproduttivo in una colonia di rondone comune a Jerago con Orago (VA)
Autori: Milo Manica, Michelangelo Morganti, Daniela Casola, Manuela Bazzarelli, Giuseppe Bogliani
Luogo: Orago (VA)

- Svernamento e migrazione pre-nuziale della cesena in Lombardia: uno studio pluriennale condotto mediante radiotelemetria satellitare 
Autori: Michelangelo Morganti, Alessandro Mazzoleni, Antonella Labate, Michele Sorrenti, Diego Rubolini

- SOS RONDONI: primo monitoraggio delle colonie di rondoni a Milano 
Autori: Andrea R. Pirovano, Guido Pinoli, Andrea Curcio
Luogo: città di Milano


Matteo Barattieri

martedì 8 ottobre 2019

Anche il BOL al Convegno CIO


Anche il BOL era presente al CIO 2019.
Tra la folla dei convenuti, riconosciuti alcuni esponenti del gruppo.
Ben mimetizzati, comunque: tenere un profilo basso è sempre un'ottima cosa.

Saluti a tutti